Sei interessato a capire meglio le dinamiche psicologiche della società in cui vivi?

Vorresti conoscere le conseguenze di due secoli di capitalismo nell’era moderna?

Allora questo articolo potrebbe fare al caso tuo.

11 min.

MAPPE MENTALI

Ti lasciamo qui le mappe mentali costruite mentre leggevamo Psicanalisi della società contemporanea da scaricare.

Non ti spaventare! Se ti sembrano troppo grandi e piene di contenuti non serve che le guardi tutte in una volta. Prova a concentrarti su un solo ramo per cominciare e vedi se riesci a capire e ricordare qualcosa, senza strafare.

Ricordati che imparare cose nuove deve essere piacevole, non stressante :)

Psicanalisi della società contemporanea – parte 1

Psicanalisi della società contemporanea – parte 2

Psicanalisi della società contemporanea – parte 3

PODCAST

I podcast sono un ottimo sistema per iniziare ad immergerti nel libro.

Per Psicanalisi della società contemporanea abbiamo diviso gli argomenti più importanti in tre episodi.

Qui sotto trovi il primo e, schiacciando sul simbolino in alto a destra nel box (quello che sembra un piccolo serpente), puoi accedere al podcast completo di Keep the Goal, in cui troverai gli episodi seguenti.

Inizia ora ad ascoltarci!

 

TRAMA

Psicanalisi della società contemporanea è un libro scritto dallo psicanalista Erich Fromm nel 1955. Lui sostiene che la società del XX secolo sia l’ennesimo tentativo dell’uomo di fuggire dalla libertà, sottomettendosi ad uno stato o un capo ed evitando così di sviluppare la propria ragione e l’amore.

Facendo riferimento alla Psicanalisi Umanistica, l’autore definisce la salute mentale dell’uomo come dipendente dalla soddisfazione dei bisogni umani fondamentali. Analizza poi la posizione dell’uomo nella società capitalistica contemporanea e la struttura di quest’ultima.

Fromm cerca, infine, di proporre delle soluzioni per ottenere una società sana, basata su uno sviluppo simultaneo di ogni settore: politico, economico, sociale e culturale.

RIASSUNTO

CAPITOLO 1 – POSSIAMO RITENERCI SANI DI MENTE?

Erich Fromm inizia il suo libro riportando un quadro generale della società occidentale del XX secolo: si sono combattute guerre che hanno portato al massacro di milioni di concittadini; l’economia si fonda da un lato sulla produzione di armi e dall’altro su una produzione controllata per non destabilizzare il mercato, nonostante un surplus di prodotti potrebbe essere di aiuto a milioni di persone che muoiono di fame; la maggior parte delle persone sono alfabetizzate, però radio, cinema, tv e giornali offrono contenuti scadenti e irreali; l’orario di lavoro è stato ridotto rispetto al secolo precedente ma nessuno gode del tempo libero, anzi si spera che passi in fretta.

Nonostante tutto ciò, l’idea comunemente accettata è che gli occidentali del XX secolo sono equilibrati e mentalmente sani.

CAPITOLO 2 – UNA SOCIETÀ PUÒ ESSERE MALATA? PATOLOGIA DELLA NORMALITÀ

Molti psicologi e psichiatri sostengono che un’intera società non può essere malata, piuttosto lo sono le singole persone, proprio perché non sanno adeguarsi alla società stessa. Fromm si oppone a questa teoria, sostenendo, invece, che ci deve essere un metro di giudizio universale per giudicare la salute mentale di una società.

Una società è sana se combacia con i bisogni e la natura umani, cioè quelle caratteristiche che accomunano nel profondo tutta l’umanità. Se l’uomo vive in condizioni opposte alla sua natura e alla sua salute, prima o poi si ribella al suo padrone.

CAPITOLO 3 – LA SITUAZIONE UMANA ALLA BASE DELLA SOCIETÀ CAPITALISTICA

Nel terzo capitolo Fromm approfondisce le basi della natura umana. L’uomo è biologicamente un animale che deve soddisfare i suoi bisogni istintivi, ma egli è, allo stesso tempo, diverso dagli altri animali, proprio perché nel processo evolutivo ha sviluppato la ragione, la consapevolezza di sé e l’immaginazione.

Soddisfare i bisogni istintivi, quindi, non è sufficiente per la felicità e la sanità mentale dell’uomo; egli deve soddisfare anche i suoi bisogni esistenziali.

I bisogni esistenziali dell’uomo sono:

  • Creare legami con altri esseri viventi. Solo tramite l’amore l’uomo può essere collegato agli altri e alla natura, mantenendo, contemporaneamente, la propria libertà.
  • Essere attivo nel mondo. L’uomo non può sopportare di vivere passivamente come gli animali. Sceglie di creare o distruggere, due modi diversi per trascendere il suo stato di creatura messa nel mondo casualmente.
  • Radicamento. Quando l’uomo lascia le sue radici naturali ha bisogno di trovare altre radici umane, coltivando contemporaneamente l’amore, la solidarietà e la giustizia.
  • Identità. Si realizza quando il singolo individuo ragiona indipendentemente dal gruppo, non può esserci se egli si conforma e vive seguendo il comportamento della massa.
  • Orientamento intellettuale. L’uomo deve usare la sua ragione in ogni ambito della vita per comprendere la verità e arrivare all’obiettività.

CAPITOLO 4 – SALUTE MENTALE E SOCIETÀ

La salute mentale dell’uomo dipende dai bisogni fondamentali della natura umana. Se questi non vengono soddisfatti o vengono soddisfatti nel modo sbagliato, l’essere umano può diventare pazzo o malato. Nel secondo caso, la malattia è chiamata nevrosi quando è evidente che una persona è in conflitto con la società, oppure è chiamata deficienza socialmente strutturata quando la maggior parte delle persone è malata e diventa questa la condizione normale.

La salute mentale, quindi, c’è quando una società si adatta ai bisogni della natura umana, non viceversa. Sin dalle culture primitive, ogni organizzazione sociale è stata più o meno adeguata alla soddisfazione dei bisogni esistenziali umani. Nella società contemporanea è malato chi non sviluppa la ragione e l’amore e si rifugia in false sicurezze, come la razza o lo stato.

I concetti riportati da Fromm fanno parte della psicanalisi umanistica, che si contrappone ad altri modi di vedere la situazione contemporanea, come l’ “American Way of Life”, nella quale il ritratto della salute mentale si trova nel buon operaio.

CAPITOLO 5 – L’UOMO NELLA SOCIETÀ CAPITALISTICA

Nel quinto capitolo Fromm si dedica all’analisi della società contemporanea, perché da questa si potrà capire se l’uomo moderno è veramente sano di mente.

Come prima cosa l’autore definisce il carattere sociale; esso è l’insieme delle caratteristiche condivise dalla maggior parte delle persone in una società e il suo scopo è quello di condizionare la volontà degli individui, perché mantengano attiva quel tipo di società. In questo sistema la famiglia è fondamentale perché trasmette al bambino le esigenze della società in cui vive.

All’interno di questo capitolo Fromm esamina la struttura del capitalismo dal XVII al XX secolo, individuando le differenze e i mutamenti avvenuti da un secolo all’altro, dovuti ai cambiamenti sociali, culturali, economici e politici. Sembra che il capitalismo del 1900 sia la soluzione a tutti i problemi dei secoli precedenti e che si stia andando verso il progresso e la prosperità. Nonostante questo la società è più malata delle precedenti.

L’uomo medio contemporaneo non ha più un rapporto reale e concreto con le cose e le persone, perché misura tutto in base al loro valore economico; di conseguenza egli è alienato, non conosce se stesso né il mondo che lo circonda e quindi ha perso totalmente il contatto con la realtà.

La burocratizzazione, il consumismo, la routine, l’omologazione alla massa sono tutti aspetti dell’alienazione. Quindi ad oggi la definizione di salute mentale coincide con le qualità del carattere sociale alienato, questo è il motivo per cui la società contemporanea è ritenuta sana.

CAPITOLO 6 – ALTRE VARIE DIAGNOSI

In questo capitolo Fromm riporta altre analisi sulla malattia della società contemporanea fatte da diversi studiosi, come Burckhardt, Tolstoj, Proudhon e Durkheim. In particolare l’autore nota come, nonostante le diverse idee filosofiche e politiche, molti intellettuali abbiano descritto in modi simili i problemi della società contemporanea.

In sintesi il sistema capitalistico ha reso l’uomo uno schiavo delle macchine, egli è spiritualmente morto e per uscire da questa situazione serve un cambiamento profondo dei valori morali e la partecipazione attiva del singolo individuo nella società e nel lavoro.

CAPITOLO 7 – VARIE RISPOSTE

Vengono qui riportate alcune soluzioni proposte in passato alla malattia del capitalismo.

  • La prima risposta è quella dei totalitarismi. Nazismo, fascismo e stalinismo, hanno conquistato le masse perché parlavano al popolo di orgoglio nazionale, rivoluzioni e potere alla nazione, trasmettendo alle persone sicurezza e affidabilità. Tuttavia le promesse fatte non si sono mai concretizzate, anzi, questi sistemi hanno peggiorato la struttura sociale e limitato la libertà delle persone, molto più di quanto abbia fatto il capitalismo.
  • Il neocapitalismo è la seconda via. Esso punta sull’egoismo, sulla ricompensa in denaro del ruolo sociale del lavoratore e sulla lotta di uomini contro altri uomini. Nemmeno questo aiuta a superare veramente la malattia capitalistica, anzi la accentua.
  • La terza risposta è quella socialista, che critica il materialismo e l’annientamento dell’uomo, tipici del capitalismo. Fromm dedica una buona parte del capitolo a Marx, per il fatto che la sua teoria più di altre ha avuto grande seguito. L’autore, infatti, espone la risposta marxista al capitalismo, che è fondata sullo sviluppo della natura umana come soluzione per eliminare l’alienazione e spiega anche i motivi del successo e del fallimento di tale proposta.

CAPITOLO 8 – LE VIE DELLA SALUTE

Le cause della malattia sociale contemporanea, sostiene Fromm, si devono cercare in tutti gli ambiti della vita umana e la salute mentale si trova quando ci sono mutamenti simultanei in tutti gli ambiti stessi, non solo quello economico o sociale o politico ecc.

Per cambiare la situazione economica l’uomo deve essere consapevole del lavoro che fa e deve essere informato e poter partecipare attivamente alle decisioni dell’azienda. Dal punto di vista sociale servirebbe una garanzia universale dei mezzi di sussistenza, mentre da quello politico si deve modificare il sistema democratico e renderlo davvero tale, dando voce ad ogni singolo cittadino.

Infine servono nuovi valori e ideali su cui fondare la società e tale compito spetterebbe all’educazione, non solo del bambino ma anche degli adulti.

TEMI DEL LIBRO:

  • Sanità o malattia della società
  • Differenza tra un comportamento normale e un comportamento sano
  • I bisogni umani fondamentali oltre le caratteristiche biologiche
  • Stato di natura vs evoluzione
  • L’influenza dell’organizzazione sociale nella salute umana
  • Il carattere sociale
  • Il capitalismo: dal XVII al XX secolo
  • Mutamenti e caratteristiche della società capitalistica del XX secolo
  • Astrazione, quantificazione e alienazione
  • Processo di consumo, tempo libero e routine
  • La ragione, la coscienza e l’etica nello sviluppo dell’io
  • Conformismo e principio di non frustrazione
  • Lavoro come dovere o come processo creativo
  • Salute mentale in senso umanistico
  • Risposte al capitalismo: totalitarismi, neocapitalismo e socialismo
  • Movimenti di riforma sociale: il marxismo, analisi e contraddizioni
  • Soluzioni per una società sana: mutamenti economici, politico-sociali e culturali
  • Interesse e partecipazione come motivazioni al lavoro
  • Nuovi valori e ideali tramite l’educazione