Non fraintendermi, Frida è stata una grande artista, ma Maria non era da meno.
Riflettendo un po’ più a fondo su questa faccenda, mi sono resa conto che forse la domanda che mi stavo ponendo poteva essere sbagliata.
Forse il punto non è chi diventa famoso e chi, invece, no.
Il diventare famosi è un’eccezione e può dipendere da diversi fattori, come, ad esempio, le tendenze del momento, oppure la fortuna ( o il caso, o l’intervento dell’universo o di qualsiasi altra entità) di trovarsi nel posto e nel momento giusti.
Forse il punto è che non è necessario finire sui giornali o in TV o su un libro di storia per poter dire di valere qualcosa.
“L’arte non esiste esistono le persone” scrive Alfredo Accatino nella prefazione del libro.
Tra le pagine di “Outsider2”, in effetti, non ho trovato gente famosa, ho letto le storie di persone reali, che hanno avuto una vita complicata e per tanti versi assurda, hanno sofferto e hanno lottato per ciò in cui credevano.
Non posso fare a meno di pensare, a questo punto, che essere Outsider non sia poi così negativo.
Prova a rifletterci un attimo: anche se, a primo impatto, gli Outsiders sono visti come gli sfigati del momento, gli emarginati che nessuno vuole, non credi sia straordinario il fatto che abbiano seguito le loro passioni e fatto ciò che amavano, anche se non era di moda e non veniva tanto apprezzato?
Capita anche a te, a volte, di avere un’idea o di voler fare qualcosa che ti piace davvero, ma, subito dopo, pensi che probabilmente sia inutile, stupido o senza senso?
Troppo spesso, forse, ci lasciamo influenzare e demoralizzare dai giudizi, sia quelli degli altri che quelli creati da noi stessi. A volte siamo troppo autocritici e siamo sempre pronti a evidenziare i difetti, invece di notare i pregi.
Cosa fare, allora, quando non sappiamo bene se siamo sulla strada giusta? Tentiamo o lasciamo perdere?
Beh, come dice il maestro Yoda a Luke Skywalker in Star Wars – L’Impero colpisce ancora, “Fare o non fare. Non c’è provare!”.
L’unico modo per scoprire dove ci porteranno una certa idea o un determinato percorso è agire, perché questo è ciò che ci permette di andare avanti, verso quello che cerchiamo e desideriamo.
Gli Outsiders e il maestro Yoda, quindi, mi hanno insegnato che mettermi in azione mi permetterà di scegliere la mia strada, di essere responsabile, autonoma e di arrivare dove voglio, anche se costa fatica e sforzo. Se scelgo di non agire, invece, sto lasciando agli altri il potere di decidere chi devo essere e cosa posso o non posso fare e questa sicuramente non è la ricetta per la felicità.
Come in arte non esistono solo il pittore e lo scultore famosi, ma anche chi lavora il legno o il vetro o il ferro, chi crea oggetti d’arredamento improbabili, chi è un po’ pazzo e incompreso e chi crea opere che non piacciono a nessuno, allo stesso modo le persone hanno infiniti modi di essere e di esprimersi nella vita. Ed è proprio questo il bello.