Prima ho detto che quando si è bambini tutto ci sembra possibile. In effetti, lo è davvero. Il problema è che quando diventiamo adulti veniamo spenti e fermati dalle regole della società, dalle tradizioni e dalla cultura. Ci viene imposto uno schema prestabilito come fosse la ricetta perfetta per una vita felice, le cui tappe sono omologate e ripetibili all’infinito: costruirsi una buona carriera lavorativa, avere un compagno o una compagna, sposarsi e avere dei figli prima che sia troppo tardi, comprare una casa, avere una stabilità economica, delle sicurezze… Nessuna deviazione, nessuna inversione a “U”, nessun incrocio.
Ci ripetono tutti di fare i seri, di stare con i piedi per terra, di essere razionali e giudiziosi. Io, invece, sono convinta che la soluzione stia nel raggiungere il giusto equilibrio. Si può essere realisti senza dover rinunciare alle proprie aspirazioni, responsabili ma anche coraggiosi, razionali e sensibili allo stesso tempo, maturi ma anche sognatori.
Ora, non sto dicendo che tutti dovrebbero mollare qualsiasi cosa stiano facendo per vivere come degli hippie ( però se volete fatelo;) ). Tutti sappiamo che la vita è fatta anche di sacrificio, di responsabilità e di doveri. Vorrei solo far notare che perseguire ciecamente sicurezza e stabilità ci priva costantemente della possibilità di essere felici o soddisfatti o sereni, perché nulla è veramente fermo e immutabile.
Quando c’è qualcosa nella nostra esistenza che non ci piace, credo che dovremmo trovare il coraggio di cambiarla invece di aggrapparci disperatamente a delle false certezze, come fossimo dei granchietti sugli scogli. Sarà sicuramente complicato, ma credo costi meno affrontare il cambiamento, piuttosto che vivere una vita che non ci appartiene.
“Qualunque decisione tu abbia preso per il tuo futuro, sei autorizzato, e direi incoraggiato, a sottoporla ad un continuo esame, pronto a cambiarla, se non risponde più ai tuoi desideri.” (Rita Levi Montalcini)