Preferisci essere un carpentiere o uno sportivo?

In questo articolo ti racconteremo cosa c’entrano due oggetti come la catena e la rete con i metodi di studio e con la nostra mente.

Come sempre, il nostro scopo è quello di trasmetterti le nostre riflessioni con la massima leggerezza. Quindi non ci resta che augurarti buona lettura e buon divertimento!

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Ti è mai capitato di vedere un oggetto, compiere un’azione, sentire un suono particolare che ti hanno sbloccato un ricordo?

Cosa ti viene in mente con la parola “catena”?

Quando ero un’adolescente spesso mi capitava di svolgere un compito assai noioso, per il quale, puntualmente, sbuffavo rumorosamente e facevo roteare almeno 4 volte gli occhi prima di rassegnarmi ed ubbidire contro voglia all’ordine dato dai miei genitori.

Ogni mattina e ogni sera, perciò per ben due volte al giorno, dovevo uscire di casa per spostare dei paletti di ferro, uniti da una lunga catena, per poter “aprire” e “chiudere” il piccolo parcheggio che si trovava davanti al negozio di parrucchiera di mia mamma.

Forse ti starai chiedendo “ma che fatica sarà mai stata?”, “che problema poteva mai essere?”.

In realtà ogni volta che toccavo quella catena qualche anello, a volte rosso e a volte bianco, puntualmente finiva per spezzarsi, la catena si divideva e alcune sue parti si sfilavano dai paletti.

Seguivano una quindicina di minuti di rimproveri sommati ad un’altra mezz’ora buona per riparare o addirittura ricostruire gli anelli.

Mentre affinavo la mia tecnica di mastro carpentiere, mezz’ora al mattino e mezz’ora alla sera, pensavo che sicuramente dovevano esistere soluzioni molto più intelligenti per delimitare quel benedetto parcheggio!

Cosa ti viene in mente con la parola “rete”?

Hai mai giocato a basket? Anche solo per divertimento o per fare quattro tiri a canestro? Oppure durante una lezione di educazione fisica a scuola?

Ora prova a recuperare nella tua memoria l’immagine di un canestro. Non so te, ma a me è capitato quasi sempre di trovare la sua rete un po’ sgangherata, sgualcita o con delle parti sganciate dall’anello di ferro.

L’imperfezione della rete, però, non è mai stata un ostacolo ad un buon tiro andato a segno o alla voglia di continuare a giocare.

Ora, dopo aver letto questa prima parte, sceglieresti la catena o la rete? Quale delle due immagini ti trasmette sensazioni positive?

catena o rete

Oltre al mondo della carpenteria e dello sport, anche in quello dello studio vengono usate le figure e il significato della catena e della rete per rappresentare due differenti modi di studiare.

L’apprendimento a catena consiste nel leggere e ripetere numerose volte dei contenuti fino a quando non si riesce ad esporli in modo fluido ed automatico.

Una volta raggiunto questo risultato, si possono agganciare altri contenuti e ripetere il tutto ancora e ancora, un po’ come si fa con la memorizzazione delle poesie.

Se si usa questo sistema si è un po’ come dei carpentieri, perché si impara a costruire una catena, quanto lunga sia necessario, unendo una serie di contenuti uno con l’altro.

Oltre a richiedere una buona quantità di tempo e una gran dose di energie, questo metodo presenta almeno un paio di problemi. Prima di tutto, nel momento in cui viene richiesta una performance (interrogazione, compito scritto, …), può accadere di non ricordare il contenuto di un anello specifico: a partire da questo preciso istante, la catena si rompe, l’anello va in frantumi, ciò che è stato agganciato viene perso ed è impossibile recuperarlo.

Questo non farà altro che creare frustrazione, ansia ed insicurezza, l’autostima si abbasserà e aumenterà la preoccupazione verso i successivi momenti di studio e di richiesta di performance.

In secondo luogo questa metodologia non garantisce di fissare i contenuti nella memoria a lungo termine, perciò la maggior parte delle informazioni andrà persa nelle settimane successive.

L’apprendimento a rete, al contrario, sfrutta la funzionalità del nostro cervello e stimola le connessioni neuronali, permettendo, attraverso l’uso di diverse metodologie, di fissare i contenuti nella nostra memoria.

Ogni informazione viene “ragionata”, cioè capita e collegata ad immagini, suoni, movimenti, profumi, odori, che permettono, in modo creativo, di aprire i “cassetti” della memoria a breve, a medio e a lungo termine, inserire le informazioni, che potranno poi essere recuperate ogni volta attraverso i connettori (immagini, movimenti, suoni, …). Più facile a farsi che a dirsi!

L’apprendimento a rete rispetta i diversi stili di apprendimento, può essere usato per tutte le materie di studio, nei diversi ordini e gradi di scuola, finanche nella formazione adulta. La maggior parte dei contenuti, se non tutti, inoltre, si ricorda anche a distanza di tempo.

Infine è più gratificante, perché fa leva sulla sfera creativa e sul divertimento, si ottimizzano tempi e risorse, l’ansia di studio e/o di prestazione calano fino a sparire, aumentano la resistenza e la volontà di fare fronte ad un’altra pagina del libro.

Ora veniamo a te. Come affronti il compito di studiare, ad esempio, un capitolo del libro di storia? Come fai a preparare un esame? Qual è il tuo modo attuale di studiare?

In realtà esistono molti metodi differenti, che si possono cucire su misura delle diverse persone e ai loro stili di apprendimento: di questo potremo parlarne in un altro articolo se ti può interessare.

Per chiudere questo momento insieme ora ti chiedo: nella vita vuoi essere un carpentiere o uno sportivo? A te la scelta.